La sonda al biossido di zirconio restituisce un segnale di tipo "qualitativo" ovvero ci dà solo indicazione se la miscela è magra o grassa variando bruscamente i valori di tensione da un minimo ad un massimo (0/1 V).
Il rapido alternarsi tra questi due stati (gestito dalla centralina motore) è garanzia che la miscela A/F oscilli attorno al valore stechiometrico come desiderato.
Viste le caratteristiche costruttive e di funzionamento di questa sonda, essa richiede una "camera" a contatto con l'atmosfera per l'aria di riferimento ed è quindi di dimensioni maggiori rispetto ad altre che andremo ad analizzare.
Per il funzionamento della sonda e per una buona rapidità di lettura è necessario che l'elemento in biossido di zirconio raggiunga una temperatura di almeno 300 °C, viene quindi sovente inserita una resistenza di riscaldamento, direttamente gestita dalla centralina motore, per far sì che il sistema raggiunga la piena operatività nei tempi prescritti dalle omologazioni.
Per quanto riguarda la colorazione dei cavi possiamo suddividerle in due grandi famiglie:
-Riscaldate
-Non riscaldate
Le sonde riscaldate possono avere tre o quattro fili.
Se con tre fili vi sono generalmente due bianchi (o comunque del medesimo colore) del circuito di riscaldamento ed un filo nero del segnale.
La massa è sul corpo sonda.
Se con quattro fili i due bianchi sono sempre del circuito riscaldamento, il nero del segnale ed il grigio della massa elettronica.
Le sonde non riscaldate possono avere uno oppure due fili.
Se con un filo questo non può che essere del segnale (massa dal corpo sonda), se con due fili il nero è del segnale ed il grigio della massa elettronica.
Una sonda in buona efficienza restituisce un segnale con un'ampiezza di circa 0,8 V (da 0,1 a 0,9) e con una frequenza di un paio di Hertz.
L'invecchiamento della sonda riduce man mano le prestazioni sia in termini di ampiezza del segnale che della velocità.
Di seguito una tabella utile ad individuare la colorazione dei cavi delle sonde Denso.
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